Nuclei di ferrite
I primordi della memorizzazione
di Giuseppe Sottile

L'11 maggio del 1951 Jay Wright Forrester inventa un nuovo tipo di memoria che aprirà la strada alla II generazione dei computers, le memorie a nucleo magnetico di ferrite.


Nuclei di ferrite

Analizziamo dapprima il componente di base di queste memorie: il nucleo elementare di ferrite. Un nucleo di ferrite è un anellino di pochi millimetri fatto di un materiale ferromagnetico con un ciclo di isteresi relativamente lento. La caratteristica del nucleo è quella di magnetizzarsi quando questo viene attraversato da un filo percorso da corrente. Dall'elettromagnetismo classico ricordiamo che possiamo avere 2 modalità di magnetizzazione in riferimento al verso di percorrenza della corrente: possiamo avere una magnetizzazione positiva o negativa. la scelta convenzionale che di solito si adotta è la regola della mano destra (che puoi trovare nella sezione di fisica). In figura è mostrata la convenzione della mano destra per il nucleo elementare ferromagnetico:

Risultano pertanto definiti due stati possibili cui possiamo associare ad esempio alla magnetizzazione negativa il valore 1 ed alla magnetizzaizone positiva il valore zero (o viceversa). Un nucleo rappresenta quindi un bit di informazione.


Memorie a nuclei magnetici

L'idea di una memoria a nuclei magnetici è relativamente semplice in teoria ma risulta assai complessa nella realizzaizone pratica. Una memoria a nuclei magnetici è costituita da un certo numero di reticoli detti matrici reticolari. Ogni reticolo è costituito da un insieme di nuclei di ferrite disposti in simmetria come in figura.



Ogni anello è attraversato da 4 fili: 2 fili orizzontali (appartenenti allo stesso piano reticolare), 1 filo verticale (appartenente a piani differenti), 1 filo a 45° rispetto al filo verticale (anch'esso appartenente a piani differenti). La figura in alto a destra mostra la configurazione dei fili.



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